Chi siamo (e come funziona)

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Qui, di opere, ne troverete alcune. Lette e poi schedate per "modalità di lettura" (veloce, lenta, frazionata, continua...); utilizzando le etichette cercate quella che più vi piace, quella che più sentite vostra, quella che più si adatta alle vostre esigenze del momento.
Perché, non temete, c'è sempre un libro giusto al momento giusto. Conclusa l'opera, tornate qui: per ogni libro consigliato viene pubblicata una banale guida alla lettura, senza pretese. Si tratta solo di alcune note che si spera possano esservi di aiuto per approfondire, magari solo in parte, le scelte stilistiche dell'autore, i legami sottesi alla trama, la psicologia dei personaggi.
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Bio: ufficialmente, ADC è una delle tante invisibili e silenziose figure che popolano il vario mondo delle CEO's PA.
Di solito quando non lavora (ma anche - ogni tanto - quando lavora: il suo capo è uno comprensivo) legge.
Siccome ha studiato il greco antico per dieci anni, non disdegna qualche capatina nella filologia classica, se l'occasione lo richiede.

giovedì 20 maggio 2010

“Delitto imperfetto”, di Teresa Solana

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E’ interessante la Teresa Solana. Arrivata per caso in redazione grazie alla collega M, talent-scout senza la quale la ricerca di titoli interessanti diventa per alcuni di noi, meno dotati, un’inutile lotta senza quartiere, è bel diversivo; che poi, a pensarci bene, tanto diversivo non è.

Con grazia tenera e irriverente la Teresa descrive noi stessi, le nostre fobie chimiche di esseri umani di mezz’età naufragati tra famiglia, lavoro, conti in rosso, spese a fine del mese, figli piccoli da accudire, figli grandi da rimproverare, famiglie scapestrate.
E’ bello e confortante sapere che in un certo senso non siamo soli, ma viviamo in un mondo in cui l’essere umano, pur con tutte le sue debolezze, illusioni, dispiaceri e infelicità, pur così vittima del suo tempo e della sua precarietà, acquista, di tanto in tanto, un ruolo di primo piano.
Ci piace questo “swing” mediterraneo che tanto assomiglia (per una volta) al nostro, del vivi e lascia vivere, delle cose un po’ per caso, delle regole rispettate per metà, della furbata “all’italiana” che immancabilmente si ritorce contro chi l’ha commessa e che nonostante tutto in qualche modo paga.
Ci piacciono questi uomini che ammettono l’errore, che agiscono contro logica, che non si fidano di asettiche “procedure” e sentimenti frigidi e stereotipati in puro stile hollywoodiano.
Un bel respiro, senza pretesa alcuna di essere “d’esempio” a nessuno. 

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