Chi siamo (e come funziona)

Guardate, spulciate, leggete a piacere: qui si scrive per voi. Di libri.
Di cosa avete bisogno? Un thriller da leggere sotto l'ombrellone? Una commedia di raffinato humour per il fine settimana in campagna? La lettura di quel certo testo che vi incuriosisce tanto (ma che ancora non avete osato acquistare) deve essere di necessità attenta e scrupolosa oppure può adattarsi anche alle cinque fermate di metrò, il tragitto che tutti i giorni percorrete per andare al lavoro?
Qui, di opere, ne troverete alcune. Lette e poi schedate per "modalità di lettura" (veloce, lenta, frazionata, continua...); utilizzando le etichette cercate quella che più vi piace, quella che più sentite vostra, quella che più si adatta alle vostre esigenze del momento.
Perché, non temete, c'è sempre un libro giusto al momento giusto. Conclusa l'opera, tornate qui: per ogni libro consigliato viene pubblicata una banale guida alla lettura, senza pretese. Si tratta solo di alcune note che si spera possano esservi di aiuto per approfondire, magari solo in parte, le scelte stilistiche dell'autore, i legami sottesi alla trama, la psicologia dei personaggi.
Quindi... Buona lettura! E se avete domande, complimenti, stroncature terribili ... scrivete! info@appuntidicarta.it ADC risponderà a tutti! (O almeno, farà del suo meglio). Trovate ADC anche su Twitter.

Bio: ufficialmente, ADC è una delle tante invisibili e silenziose figure che popolano il vario mondo delle CEO's PA.
Di solito quando non lavora (ma anche - ogni tanto - quando lavora: il suo capo è uno comprensivo) legge.
Siccome ha studiato il greco antico per dieci anni, non disdegna qualche capatina nella filologia classica, se l'occasione lo richiede.

mercoledì 26 maggio 2010

Consigli per la lettura 1: Anna Karenina in metrò

La nostra amica (per ora conserviamo l'anonimato, visto che solo domani scoprirà di essere stata pubblicata) giusto oggi ci ha inviato questa email, che citiamo integralmente:

sono senza libri, domani devo andare a comprare qualcosa... non so cosa però!

Onore alla C, che ha vinto il primo blogcandy che più virtuale di così non si può (visto che non avevamo indetto alcun blogcandy e quindi, di conseguenza, non abbiamo neppure un gradito premio da spedirle a casa): C è stata la prima lettrice a richiedere un consiglio di lettura. Senza saperlo, per altro. 

Speriamo non le dispiaccia, se prendiamo a prestito la sua email; ci viene comoda perché per il nostro primo "consiglio di lettura" avevamo proprio bisogno di qualcuno che conoscessimo di persona, così da tracciare un suo "profilo di lettore" il più accurato possibile. Quando invece, a chiederci consigli, sono persone sconosciute, ci occorre mediamente qualche giorno in più, perchè dobbiamo approfondire il profilo con domande e quesiti specifici da porre al diretto interessato.

C ha circa 30 anni, un marito, un bambino che frequenta la scuola materna e un lavoro full time. Legge molto - per lo più narrativa contemporanea - ma non disdegna fantasy e giallo, quando interessata all'argomento trattato. Si destreggia con l'inglese, tanto da affrontare anche testi in lingua, e ha un'ottima memoria. Rimane spesso perplessa di fronte a titoli bestsellers, soprattutto stranieri, e si dedica con piacere a opere di autori italiani. Ci domandiamo se possa essere interessata al racconto, oltre che al romanzo.

Ora, cominciamo la nostra analisi da un dato di fatto. Per quanto C possa amare, poniamo, Tolstoj, Anna Karenina non sarebbe la lettura da affrontare al momento presente. Il problema è proprio questo.

Molti lettori varcano la soglia della libreria ponendosi il medesimo quesito della nostra lettrice.
Sono rimasti SENZA LIBRI da leggere, sentono l’esigenza di COMPERARSI QUALCOSA, ma di idee, neppure l’ombra.
Così, si entra in libreria, si gira a caso, si legge la quarta di copertina, si butta un occhio alla foto, e poi si scelgono titoli che rimarranno intonsi sul comodino, col segnalibro fisso per mesi a pagina ventisei.

Questo succede a causa di tanti fattori, prima fra tutti la grande offerta a scaffale, che talvolta inibisce il lettore meno avvezzo all’arte dello slalom gigante tra gli espositori e spinge all’acquisto compulsivo di, nell’ordine: il libro con la fascetta patinata “100.000 copie in una settimana” (se l’hanno comperato in tanti, vuol dire che è bellissimo), l’opera prima del giornalista famoso (non si può dire “non l’ho letto”), il romanzo con quel titolo così accattivante (sicuro si tratta di un thrillerone... e poi a casa scopriamo che di morto c'è soltanto il gatto, e non c'entra niente con tutto il resto, e abbiamo impiegato sei mesi per finirlo perché l'autore è uno scrittore asiatico che utilizza così tanti termini appartenenti alla sua lingua madre da aver bisogno del dizionario a fine libro).

Ma non è soltanto questo, il punto. La sventurata situazione di cui sopra (il segnalibro fisso a pagina ventisei) accade prima di tutto perché la scelta del libro, talvolta, non è consapevole quanto dovrebbe. Questo perché il lettore riflette, come giusto, sui propri gusti, ma non sul proprio tempo – e sulle modalità di lettura a cui è avvezzo, o di cui ha bisogno.

Spieghiamo meglio.
Ritorniamo ad Anna Karenina, che pure è Anna Karenina. E non aggiungiamo altro sulla meraviglia di un’opera splendida che merita non una lettura, ma trecento di fila, anche a random di capitoli.

Malgrado la preziosità del testo, sarebbe forse inutile, che C, sebbene attratta dal suo interesse personale, oggi entrasse in libreria, se lo comperasse ed iniziasse a leggerlo. ORA.
Sapete cosa potrebbe succedere?

C, tra un mese, parlando di libri con le sue amiche, potrebbe lamentarsi del fatto che sì, ha comperato Anna Karenina ma non ha neppure terminato la prima parte; e così si è innervosita, perché non legge come e quanto vorrebbe. L’edizione ha i caratteri piccoli, è troppo pesante da portare in borsa. Non riesce a concludere un capitolo e quando riprende il libro, a ore e ore di distanza, deve tornare indietro, al paragrafo precedente, a cercar di ripescare quanto si è persa nel frattempo. Ecco, non è proprio fatta per libri “difficili”. Basta, non leggerà più per un po’.

Ora, keep it easy. C, non è che sei sbagliata tu. Hai semplicemente sbagliato libro.

Abbiamo cercato di immaginare le modalità di lettura, di C. - le dobbiamo ancora verificare con lei, ma siamo ragionevolmente certi che la situazione non sia molto differente da come ce la siamo figurata.
C probabilmente legge sul metro (5, 6 fermate), alla fermata dell’autobus e alla sera, a letto, dopo aver concluso i lavori domestici e dopo aver messo a letto il bambino. Probabilmente riesce a dedicare alla lettura qualche mezz'ora nel week end, al pomeriggio.
Quindi, C al momento non ha bisogno di un libro che richieda una lettura lenta e continua.

Al contrario, ha bisogno di qualcosa di agile, veloce, che si possa frammentare (su e giù dal tram) senza sacrificare stile e soprattutto senso logico della trama; qualcosa che possa essere ripreso, lasciato e poi riacciuffato, in quei 15 minuti disponibili tra un impegno e l’altro. 
Non per questo C deve rinunciare ai grandi classici o alla letteratura di nicchia. Si tratta solo, semplicemente, di trovare IL LIBRO GIUSTO. Il libro giusto al momento giusto, occorre specificare, perché la nostra ricerca non può che possedere un alto grado di relatività.

Sotto l’ombrellone, ad agosto, in vacanza, mentre la nonna coccolerà il nipote e il marito riposerà a casa o sarà immerso nelle sue, proprie, letture, C potrà dedicarsi alle meraviglie di un testo quale Anna Karenina, che, ne siamo sicuri, amerà alla follia.

Abbiamo riflettuto sulle preferenze di C, le abbiamo chiesto di girovagare un po’ per il blog per questo primo esperimento di “lettura pilotata” e di verificare, utilizzando le etichette, qualche libro interessante che appartenesse alla categoria “lettura veloce e frazionata”.

Ne è uscita, guarda caso, la Teresa Solana, che C ha appena terminato. Siccome i libri recensiti sono ancora pochi, per questa volta ci abbiamo messo del nostro. Ecco quindi, una “wish list” personalizzata per lei. Da verificare in libreria, sfogliando pagine e leggiucchiando capoversi sparsi.
Ci auguriamo che C torni da noi e ci mandi notizie: chissà se le opere che le abbiamo presentato le piaceranno; noi siamo sicuri che almeno uno tra questi titoli incontrerà il suo gusto così speciale.

- Irene Nemirovsky, Il ballo, 2005 Adelphi (qui)
- Nanae Aoyama, Un bel giorno per rimanere sola, 2010, Salani (qui)
- Sabina Morandi, Il pozzo dei desideri, 2010, Edizioni Ambiente
- Gatano Savatteri, Uno per tutti, 2008, Sellerio Editore Palermo
- Letizia Muratori, La casa madre, 2008, Adelphi
- Peter Cameron, Paura della matematica, 2008, Adelphi

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